Caldaia rotta nell'appartamento appena comprato: chi paga?

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Ho venduto un immobile fine settembre 2016. A fine gennaio 2017 mi contestano un vizio occulto (caldaia con pezzi mancanti), dopo aver sostituito la caldaia e mi chiedono la metà della spesa. Domanda: non dovevano prima darmi la possibilità di visionare e verificare il vizio? Ho venduto in buona fede.

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Caldaia rotta nell'appartamento appena comprato: chi paga?

 

Da quel che mi riferisce potrebbero esserci gli estremi per rifiutare di procedere al pagamento che Le è stato chiesto dagli acquirenti del Suo ex appartamento, specie in considerazione del fatto che la vendita è stata da lei effettuata in buona fede e - quindi - con la caldaia perfettamente funzionante e in regola (la qual cosa potrebbe far pensare che sia controparte ad essere in malafede).

  • In primo luogo, come Lei giustamente osserva, non Le è stata data la possibilità di prendere visione del danno lamentato; ciò - a dire il vero - non sarebbe strettamente necessario, ma in linea generale procedere alla sostituzione della caldaia senza nemmeno avvisarla difficilmente potrà essere considerato un comportamento conforme a buona fede, e ciò in un eventuale giudizio avrebbe il suo peso.
  • Soprattutto, però, il termine per denunciare i vizi occulti è brevissimo: appena otto giorni dalla scoperta. Pare difficile che in soli otto giorni gli acquirenti abbiano scoperto il vizio, sostituito la caldaia e fattole pervenire una raccomandata con la richiesta del pagamento. In ogni caso spetta a controparte provare che ciò sia effettivamente avvenuto, come pure spetterà a controparte provare ogni altra cosa (ad esempio, che la caldaia fosse effettivamente da sostituire).
  • Non è nemmeno certissimo che la caldaia non funzionante (ammesso che effettivamente fosse non funzionante) possa essere considerato un vizio occulto, e resterebbe difficile spiegare come mai, essendo l'immobile venduto a fine settembre, con tutta la stagione fredda da affrontare, il problema sia stato denunciato solo a fine gennaio.

Vedo - comunque - che Lei scrive da Milano.

 

Data la vicinanza (a Milano vi è un Local Partner dello studio, presso cui ricevo i clienti tramite videoconferenza o, se necessario, anche di persona) riterrei opportuno - a questo punto - un incontro in loco; così potrà spiegarmi meglio i dettagli della situazione. 

 

Se vuole che Le fissi un appuntamento mi faccia sapere (basterà utilizzare il banner presente qui sotto "Clicca qui per trovare l'Avvocato più vicino"). 

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