"Mia madre è anziana e malata ma i miei fratelli non vogliono accudirla e scaricano tutta l'assistenza su di me. Posso ottenere che se ne occupino pure loro?",  "Ma se mio fratello e mia sorella vivono lontano, in un'altra città, sono obbligati ugualmente ad accudire la nostra anziana madre?",  "Un mio fratello giovane, che lavora e guadagna, vive ancora a casa di mio padre, è tenuto a contribuire alle spese?"; "Mio fratello e mia sorella dicono che i nostri anziani genitori hanno donato la casa solo a me e perciò non sono tenuti ad aiutarli, hanno ragione?"; "Chi paga la badante per mio padre?"


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genitori anziani e obblighi di assistenza dei figli - donazione casa - collazione - consulenza e assistenza legale online - Avv. Michele D'Auria - www.studiolegaledauria.net

Domande come queste arrivano molto frequentemente al sito, e non sono le sole. Altri ci pongono quesiti del tipo "è vero che ai familiari spetta la quota di eredità anche se ho curato i nostri anziani genitori da sola?"; "Tra fratelli e parenti non riusciamo a metterci d'accordo per la cura e il sostentamento della mia anziana e malata madre, come risolvere il problema?" Ma ancora: e se l'anziano genitore rifiuta gli aiuti che fare? Che responsabilità ci sono? E se tra parenti non si riesce a mettersi d'accordo per l'assistenza? Bisogna chiedere l'intervento di un Giudice? Occorre un Avvocato?

 

Per offrire un primo aiuto ai lettori abbiamo perciò deciso di pubblicare una FAQ con le risposte alle vostre domande più comuni in materia, sperando che possano servire a risolvere qualche situazione spinosa. Troverete la FAQ qui sotto, basta far scorrere un po' la pagina.

 

D'altra parte, come è ovvio, si tratta di questioni molto delicate che hanno bisogno di un attento approfondimento per essere risolte al meglio, e nelle quali lo Studio Legale può tranquillamente affiancare i lettori che chiedano di essere assistiti.

 

A tal proposito ricordo che lo Studio opera a MILANO, ROMA, NAPOLI e sull'intero territorio nazionale per cui, qualora lo desideriate, sarà possibile organizzare un incontro (gratuito) con il Collega più vicino alla zona dove abitate, cliccando sull'apposito banner che troverete qui sotto ("Clicca qui per trovare l'avvocato più vicino").

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Buona lettura.

 

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DOMANDE DEI LETTORI

 

Attenzione: l'Avvocato risponde in questo BLOG ai quesiti legali più interessanti proposti dai lettori. Il servizio è gratuito e non si garantisce risposta a tutti. Lo scopo del BLOG GIURIDICO è informativo e didattico per cui le risposte pubblicate non costituiscono relazioni di consulenza legale. 

 ATTENZIONE: NON VERRANNO RILASCIATI PARERI TELEFONICI!
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100 domande su genitori anziani e doveri di assistenza dei figli - diritto dei genitori agli alimenti - amministrazione di sostegno - donazioni - eredità


DOMANDA. Mia madre è anziana e malata ma i miei fratelli non vogliono accudirla e scaricano tutta l'assistenza su di me. Posso ottenere che se ne occupino pure loro?

 

RISPOSTA. Si, è possibile. Al riguardo l'art. 591 del  Codice Penale prevede che "Chiunque abbandona... una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni".

 

D'altro lato il Codice Civile prevede che "chi versa in istato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento" può chiedere ed ottenere gli alimenti (art. 438 C.C.) a diverse persone, tra cui espressamente anche i figli (art. 433 C.C.) .

 

E' dovere pertanto di tutti i figli curare gli anziani genitori che non siano più in grado di provvedere a se stessi. 

 

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DOMANDA. Ma se mio fratello e mia sorella vivono lontano, in un'altra città, sono obbligati ugualmente ad accudire o sostenere la nostra anziana madre?

 

RISPOSTA. Si, la distanza non fa venir meno l'obbligo, per cui i figli non possono disinteressarsi dei genitori anziani che versino in condizioni di salute tali da non potersi autonomamente occupare di se stessi.   

 

DOMANDA. Un mio fratello giovane, che lavora e guadagna, vive ancora a casa di mio padre, è tenuto a contribuire alle spese?

 

RISPOSTA. Si. Al riguardo L'art. 315 bis, ultimo comma C.C. prevede che "Il figlio deve rispettare i genitori e deve contribuire, in relazione alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento della famiglia finché convive con essa".

 

DOMANDA. Mio fratello e mia sorella dicono che i nostri anziani genitori hanno donato la casa solo a me e perciò non sono tenuti ad aiutarli, hanno ragione?

 

RISPOSTA. Si e no. Prima di tutto va chiarito che la donazione può consistere non solo in una casa, ma anche in un aiuto economico (ad esempio, forte somma di denaro donata al momento del matrimonio al figlio che non ha avuto la casa, soldi spesi per fargli avviare una attività lavorativa, pagamento di un debito contratto dal figlio e così via). Tanto premesso, dal punto di vista del Codice Civile, chi ha ricevuto una donazione viene al primo posto tra i soggetti tenuti alla corresponsione degli alimenti (a meno che non si tratti di donazione nuziale o rimuneratoria), quindi se questi sono sufficienti gli altri non vi sono tenuti. Dal punto di vista penale però (abbandono della persona anziana non autosufficiente) la responsabilità grava comunque su tutti i soggetti tenuti. 

 

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DOMANDA. Ma è vero che ai miei fratelli spetta la quota di eredità anche se ho curato i nostri anziani genitori da sola?

 

RISPOSTA. In buona sostanza si. Al momento, in Italia non esiste ancora una legge che in modo chiaro e preciso detti un obbligo di assistenza morale nei confronti dei genitori anziani, per cui nessuna conseguenza  giuridica vi è nel caso in cui tale assistenza non venga prestata, e ciò anche con riferimento alle quote spettanti in eredità. Pertanto, a meno che non ricorrano i gravi fatti previsti dall'art. 463 C.C. (indegnità a succedere) troverà applicazione pura e semplice l'art. 566 C.C., a norma del quale: "Al padre ed alla madre succedono i figli, in parti uguali".   

 

DOMANDA. Ma a mio fratello e mia sorella i miei genitori hanno dato dei soldi quando si sono sposati, questo non conta niente?

 

RISPOSTA. Conta certamente. Nella successione, infatti, sono comprese anche le donazioni in denaro (tra cui quelle illustrate come esempio poco fa: forte somma di denaro donata al momento del matrimonio al figlio, soldi spesi per fargli avviare una attività lavorativa, pagamento di un debito contratto dal figlio e così via), per cui il patrimonio va valutato nel suo complesso, ricorrendo se necessario alla collazione prevista dall'art. 737 C.C.:

  • "I figli e i loro discendenti ed il coniuge che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamente, salvo che il defunto non li abbia da ciò dispensati. 
  • La dispensa da collazione non produce effetto se non nei limiti della quota disponibile." 

  

DOMANDA. Il mio vecchio padre ormai non è più molto lucido ed è scarsamente autosufficiente, posso diventare il suo amministratore di sostegno?

 

RISPOSTA. Si, è possibile e per certi versi anche auspicabile, stante l'obbligo di cura ed assistenza dell'anziano genitore da parte dei figli. 

 

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DOMANDA. Mio padre è ormai scarsamente autosufficiente ed ha bisogno di una badante, ma la sua pensione non basta e io non ce la faccio ad accudirlo da sola, posso chiedere che la badante venga pagata dagli altri figli?

 

RISPOSTA. Si, anche in questo caso è possibile chiedere un assegno mensile, in virtù dell'obbligo sugli alimenti (nonchè del divieto di abbandonare la persona anziana). 

  

DOMANDA. Ma in questo caso sarò tenuto anche io a pagare la mia quota?

 

RISPOSTA. Dal momento che Lei provvede già ad ospitare il suo anziano genitore in casa di norma non dovrebbe spettarle pagare altro, perchè adempie già così al suo obbligo di versare gli alimenti; in caso di disaccordo con i familiari dovrà comunque decidere il Tribunale.

  

DOMANDA. Chi è tenuto a dare gli alimenti?

 

RISPOSTA. La questione è regolata dall'art. 433 C.C. a norma del quale risultano obbligati, nell'ordine: 

  • Prima di tutti, il coniuge.
  • Se questi manca, i figli anche adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi (vale a dire i nipoti).
  • Se questi mancano, i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi (vale a dire nonni e bisnonni).
  • Se questi mancano, gli adottanti.
  • Se questi mancano, i generi e le nuore.
  • Se questi mancano, il suocero e la suocera.
  • Se questi mancano, i fratelli e le sorelle germani (cioè da parte di entrambi i genitori) o unilaterali (cioè da parte di un solo genitore), con precedenza dei germani sugli unilaterali.

La norma in questione regolamenta la materia con criteri generali, validi per chiunque abbia diritto agli alimenti, non solo per gli anziani; è ovvio che nel caso che qui ci interessa (e cioè alimenti da versare a persone di età avanzata) sarà molto difficile, che a corrispondere gli alimenti possano essere, ad esempio, i nonni o i bisnonni (morti per legge naturale già da molti anni), mentre facilmente a ciò saranno chiamati figli, nipoti, generi e nuore, nonchè, in qualche caso, fratelli e sorelle. 

  

DOMANDA. Si possono chiedere gli alimenti a più persone? Come vanno ripartiti?

 

RISPOSTA. Si, è possibile chiedere gli alimenti a più persone obbligate (ad esempio, a tutti i figli). L'art. 438 C.C. stabilisce che: 

  • Gli alimenti devono essere assegnati in proporzione del bisogno di chi li domanda e delle condizioni economiche di chi deve somministrarli.
  • Non devono tuttavia superare quanto sia necessario per la vita dell'alimentando, avuto però riguardo alla sua posizione sociale.
  • Chi ha ricevuto una donazione (donatario) non è tenuto oltre il valore della donazione tuttora esistente nel suo patrimonio 
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DOMANDA. La pensione di mia madre, anziana e malata, non basta a farla sopravvivere, lei vive a casa mia, posso chiedere che anche gli altri parenti contribuiscano alle spese?

 

RISPOSTA. Si, in termine tecnico significa che a sua madre dovranno essere corrisposti gli alimenti.

  

DOMANDA. Cosa sono gli alimenti?

 

RISPOSTA. In pratica si tratta di un sostegno economico che la legge riconosce a chi (non solo gli anziani) si trova in particolari condizioni.  

  

DOMANDA. In che condizioni deve versare la mia anziana madre per aver diritto agli alimenti?

 

RISPOSTA. La questione è regolata dall'art. 438 C.C. a norma del quale devono sussistere due requisiti:

  • lo stato di bisogno
  • l'incapacità di provvedere al proprio mantenimento

Lo stato di bisogno si ha quando l'anziano genitore, in tutto o in parte, non riesce a far fronte con le proprie possibilità economiche alle esigenze primarie ed essenziali della vita (caso ricorrente, ma non esclusivo: la pensione non basta a pagare la retta dell'istituto o casa di riposo).

 

Per quel che riguarda l'incapacità di provvedere in tutto o in parte al proprio mantenimento va precisato che normalmente essa deve essere provata, ma con riguardo agli anziani la Cassazione ha ripetutamente confermato che essa deve ritenersi implicita e non necessita perciò di una specifica prova.

 

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DOMANDA. Si possono chiedere gli arretrati per gli alimenti?

 

RISPOSTA. No, in quanto l'obbligo di versare gli alimenti decorre solo dal momento in cui è presentata la domanda.

   

DOMANDA. Come va presentata la domanda per gli alimenti?

 

RISPOSTA. Bisogna indirizzare una domanda scritta, anche a mezzo di un Avvocato, alla persona (o alle persone) a cui si chiedono gli alimenti, chiedendo che venga versato un assegno periodico.

 

DOMANDA. Cosa accade se l'obbligato rifiuta di versare il mantenimento richiesto?

 

Non resta altra via che l'azione giudiziaria presso il Tribunale, che potrà essere iniziata direttamente dalla persona che versi in stato di bisogno oppure dall'amministratore di sostegno o dal tutore.  

 

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DOMANDA. E se mia sorella, che deve versare gli alimenti, si rifiuta perchè deve a sua volta avere soldi da mia madre?

 

RISPOSTA. Non può rifiutarsi, in quanto l'assegno alimentare serve a sopperire ai bisogni essenziali del beneficiario che versa in stato di bisogno, e pertanto non è compensabile. Al riguardo l'art. 447 C.C. prevede espressamente che "L'obbligato agli alimenti non può opporre all'altra parte la compensazione, neppure quando si tratta di prestazioni arretrate."

  

DOMANDA. Se chi deve versare gli alimenti muore, l'obbligazione passa agli eredi?

 

RISPOSTA. No, in quanto si tratta di una obbligazione personale e intrasmissibile; a tal proposito l'art. 448 C.C. prevede quanto segue: "L'obbligo degli alimenti cessa con la morte dell'obbligato, anche se questi li ha somministrati in esecuzione di sentenza."

  

DOMANDA. Rifiutarsi di pagare gli alimenti è reato?

 

RISPOSTA. Si. Al riguardo l'art. 570 del Codice Penale prevede che chi fa mancare i mezzi di sussistenza a un ascendente (i genitori sono i primi ascendenti) o a un familiare è punito con reclusione fino a un anno o con una multa.

 

Non va però dimenticato che gli alimenti sono dovuti solo da chi abbia capacità economiche a ciò sufficienti: perciò qualora la persona obbligata non abbia tali capacità economiche non potrà essere condannata dal Giudice.

 

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DOMANDA: C'è bisogno per forza di un Avvocato?

 

RISPOSTA. Per la semplice richiesta da indirizzare agli obbligati, no; ma è tuttavia consigliabile, specie se sorgano ulteriori (e - purtroppo - probabilissime) questioni tra familiari (donazioni e altre). La presenza dell'Avvocato è invece obbligatoria davanti al Tribunale. 

  

DOMANDA. Invece di versare gli alimenti posso offrire di tenere il mio vecchio genitore a casa mia?

 

RISPOSTA. Si, la legge lo prevede espressamente, a meno che il Tribunale non disponga in maniera diversa. Art. 443 C.C.:

  • "Chi deve somministrare gli alimenti ha la scelta di adempiere questa obbligazione o mediante un assegno alimentare corrisposto in periodi anticipati, o accogliendo e mantenendo nella propria casa colui che vi ha diritto".
  • "L'autorità giudiziaria può però, secondo le circostanze, determinare il modo di somministrazione."

  

DOMANDA. Tra fratelli e parenti non riusciamo a metterci d'accordo per la cura e il sostentamento della mia anziana e malata madre, come risolvere il problema?

 

RISPOSTA. Se non si riesce a trovare un accordo (ipotesi purtroppo abbastanza frequente) non resta altra via che il ricorso all'autorità giudiziaria, per cui andrà adito il Tribunale del luogo ove risiede la persona che ha diritto agli alimenti.

  • La causa ha i suoi tempi, ma il Giudice potrà immediatamente disporre in via provvisoria la corresponsione dell'assegno e le modalità di ripartizione; al riguardo l'art. 446 C.C. dispone quanto segue: "Finché non sono determinati definitivamente il modo e la misura degli alimenti, il presidente del tribunale può, sentita l'altra parte, ordinare un assegno in via provvisoria ponendolo, nel caso di concorso di più obbligati, a carico anche di uno solo di essi, salvo il regresso verso gli altri."  
  • Come già detto, l'azione giudiziaria presso il Tribunale, potrà essere iniziata direttamente dalla persona che versi in stato di bisogno oppure dall'amministratore di sostegno o dal tutore (che possono essere, ad esempio,  anche uno dei figli presso cui dimora l'anziano genitore)
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DOMANDA. Quali sono le conseguenze penali della mancata assistenza all'anziano genitore o parente?

 

RISPOSTA. Art. 570 C.P. "Chiunque... fa mancare i mezzi di sussistenza agli ascendenti... è punibile a querela della persona offesa", "è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da centotre euro a milletrentadue euro" "Le disposizioni di questo articolo non si applicano se il fatto è preveduto come più grave reato da un'altra disposizione di legge"

 

Art. 591 C.P. "Chiunque abbandona... una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni". 

  

DOMANDA. E se mia madre, vecchia, malata e non autosufficiente, rifiuta l'assistenza? Che posso fare? Noi figli siamo sempre responsabili? E se gli facciamo firmare un documento che ci esonera dalle responsabilità?

 

RISPOSTA. Accade spesso che una persona anziana rifiuti l'assistenza dei familiari, per le più svariate ragioni (il problema molte volte è psicologico e consiste nel non voler accettare che non si è più autosufficienti). L'eventuale firma rilasciata su un documento in cui si dichiara di rifiutare l'assistenza non vale a liberare i familiari dalle responsabilità di cui sono legalmente gravati, anzi, semmai è indice che la situazione critica era ben conosciuta. La strada giusta sarà quella del ricorso agli strumenti di tutela previsti dalla legge in favore dell'anziano genitore: amministrazione di sostegno e interdizione o, se sufficiente, la semplice assistenza domiciliare

  

DOMANDA. Come si ottiene l'amministrazione di sostegno?

 

RISPOSTA. E' necessario proporre un ricorso al Giudice Tutelare. Sono abilitati a presentare tale ricorso:

  • lo stesso soggetto beneficiario, anche se minore, interdetto o inabilitato
  • il coniuge
  • la persona stabilmente convivente
  • i parenti entro il quarto grado (in pratica, nel caso di persone anziane, si tratterà quasi sempre di figli, fratelli, sorelle, nipoti, cugini, zii)
  • gli affini entro il secondo grado (in pratica, nel caso di persone anziane, si tratterà del genero, della nuora o dei cognati e cognate)
  • il tutore o curatore
  • il pubblico ministero

Preferibilmente sarà nominato amministratore di sostegno uno stretto familiare (ad esempio il figlio o la figlia presso cui l'anziano genitore vive).

 

La figura dell'Avvocato non è indispensabile per la presentazione del ricorso, anche se - come al solito - è decisamente consigliabile, specie se tra familiari non vi sia perfetto accordo e armonia sul da farsi. 


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DOMANDE DEI LETTORI

 

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Commenti: 20
  • #1

    Francesca (giovedì, 09 marzo 2017)

    Sono piena proprietaria del 50% di immobile in cui vivo; mia mamma usufruttuaria dell'altro 50% in cui vive. Mio fratello nudo proprietario del 50% dello stesso immobile, vive altrove. Come vengono ripartite le spese che riguardano la manutenzione del verde in cortile -x es. potatura alberi- area comune a tutti ?

  • #2

    studiolegaledauria.net (giovedì, 09 marzo 2017 09:43)

    Trattandosi di spese di ordinaria manutenzione ne risponde l'usufruttuario (nel caso di cui mi riferisce, quindi, sua madre)

    Avv. Michele D'Auria - Consulenza legale online e on site.

  • #3

    Luca (giovedì, 27 aprile 2017 21:43)

    Salve, sono uno dei tanti figli residenti all'estero e mia madre ha circa 80 anni, vive in Italia da sola, e per ora sta bene ed e' autosufficiente. Mi domando spesso cosa accadrebbe se mia madre avesse ad esempio uno stupido incidente e sarebbe costretta a letto per un periodo oppure se ad un certo punto per vecchiaia non fosse piu' autosufficiente ed abbia bisogno di un aiuto. Vivendo all'estero chiaramente non potrei accurdila di persona (anche perche' sia io che mia moglie lavoriamo ed abbiamo 3 figli a carico piccoli) e dubito che il mio reddito possa sostenere le spese di una badante.
    Quali sono le possibilita' che ho per risolvere eventualmente una tale situazione? Quali sono i miei abblighi/doveri rispetto mia madre? Se non posso ospitarla/accurdila in casa, devo pagare gli alimenti anche se non ce la faccio?

  • #4

    studiolegaledauria.net (giovedì, 27 aprile 2017 22:02)


    La situazione, come al solito in questi casi, è molto delicata. Lei comunque riferisce di essere "uno dei tanti figli residenti all'estero", da che mi par di capire che vi siano altri fratelli e sorelle; questo è indubbiamente un vantaggio, perchè anche gli altri figli sarebbero tenuti a versare gli alimenti, e non solo Lei.

    In ogni caso, come spiegato nell'articolo, gli alimenti devono essere assegnati in proporzione del bisogno di chi li domanda e delle condizioni economiche di chi deve somministrarli; se Lei da solo ( o con gli altri fratelli e sorelle) non ce la dovesse fare, potranno essere chiamati a contribuire anche nipoti, generi e nuore, nonchè fratelli e sorelle di Sua madre.

    Avv. Michele D'Auria - Consulenza legale online e on site.

  • #5

    Nello La Marca (domenica, 30 aprile 2017 18:19)

    La mia domanda è diversa...
    I miei genitori sono entrambi pensionati ed autosufficienti, (circa 2.700,00€ mensili in due con casa di proprietà). Da circa 5 anni mia sorella, che prima viveva col marito in alt'Italia, avendo divorziato, si è trasferita a vivere con il figlio dai miei. È un'insegnante a tempo indeterminato ed è riuscita a mettere da parte, a detta di mia madre, circa 80.000 €uro. Specifico che: il 50% della casa in cui viveva è di sua proprietà; i nostri genitori hanno donato a lei un terreno del valore di oltre 100.000 €; a me la casa al mare pagata 63.000€; all'altro mio fratello la casa in cui vivono con usufrutto.
    Oltre ad avere "lavata, asciugatura e stiratura" da mia madre, non partecipa pEr niente alle spese di casa e mio nipote viene accudito, in sua assenza, dai nostri genitori.
    Cosa si può fare per evitare che questo continui? Mio padre le ha anche comprato un auto e le paga tasse ed assicurazione dell'auto.
    Spesso mia sorella utilizza i bancomat dei nostri genitori.
    Inoltre la casa è piena di giocattoli e cose sue e del figlio.
    Oltre a litigare spesso con i nostri genitori con dispetti e scenate verso gli stessi.
    Esiste qualche Legge che preveda di evitare tutto ciò?
    Grazie.

  • #6

    Roberto (sabato, 13 maggio 2017 22:35)

    Vorrei sapere se mi trasferisco all estero questione economiche incombo un reato di abbandono verso la persona Anziana

  • #7

    alessandra (lunedì, 15 maggio 2017 12:56)

    Salve mio padre 80 anni ha fatto la segnalazione al medico di base dicendo di essere stato abbandonato.. premetto che ha un'ottima pensione ed è perfettamente lucido. E' diabetico ed ha sempre rifiutato la badante. Cosa devo aspettarmi e cosa posso fare per tutelarmi?

  • #8

    laura Barbieri (martedì, 16 maggio 2017 11:59)

    Vorrei capire noi siamo in 10 figli ma non andiamo d'accordo non ci parliamo si tratta di mia madre non avvisano che va in ospedale non mi dicono niente non mi fanno parlare con lei in questo caso cosa faccio

  • #9

    Maria (sabato, 10 giugno 2017)

    Buongiorno . Mi chiamo Maria e vivo in svizzera da quasi 40 anni . Mia mamma ha avuto un ictus e ha problemi di salute . Sta a letto e mio fratello si deve occupare di tutto . Sono andata a trovarla per discutere con mio fratello per trovare una soluzione migliore per la mamma ma mio fratello mi ha chiesto di decidere . O se ne occupa lui o io . Gli ho proposto una badante o di portarmi mia mamma in svizzera e occuparmi io assieme a mia figlia di lei . Ma mio fratello rifiuta e mi dice ....o te ne occupi tu o io e non vuole capire ragione . Secondo me lui vuole che io gli lasci la mia parte d eredità . Però io non sono d accordo perché all età di 16 anni mio padre mi ha portato in svizzera con lui dove ho lavorato fino a 20 anni e consegnato la mia paga a mio padre e lui a provveduto a mettere in ordine la nostra vecchia casa. Può mio fratello fare firmare a mia madre quache documento per non farmi avere dopo la morte di mia madre la mia eredità . O cosa potrei fare ? La ringrazio per una sua risposta ......distinti saluti

  • #10

    Anna (domenica, 18 giugno 2017 08:31)

    Mio padre e mio fratello disabile dalla nascita ,sono invalidi e non autosufficienti.Vorrei sapere se nel versamento degli alimenti per assumere una badante dobbiamo comprendere anche gli eredi di un fratello morto alcuni anni fa. Grazie

  • #11

    Rosella (giovedì, 06 luglio 2017 13:27)

    Buongiorno, faccio parte di una famiglia numerosa, ma a causa di ristrettezze economiche dall'età di due anni ho sempre vissuto lontano e a carico di tutto presso il fratello di mio padre e sua moglie (senza figli). Ora mia madre è stata colpita da demenza senile, ha una figlia convivente e una badante (pagata da tutti), il problema che ci sono 3/4 sorelle che pur abitando porta a porta con mia madre non vogliono saperne nulla di accudirla (nelle ore di riposo della badante) che cosa si puo fare per obbligare a spendere mezz'oretta alla settimana per la mamma?

  • #12

    Manuela stefanini (domenica, 23 luglio 2017 18:20)

    Mia suocera e stata accolta da noi in quanto gli altri figli non potevano la sua pensione è di 650 euro che da a noi la figlia gli passa qualche soldo x spese varie noi gli abbiamo ceduto la nostra camera da letto adattandosi a dormire sul divano letto ha alti 2 figli sono tenuti a contribuire? Grazie della risposta

  • #13

    Giorgia (sabato, 29 luglio 2017 08:33)

    Può un figlio che non si è mai occupato dei genitori lasciando ALL. Altro tutto il peso pur avendo una famiglia numerosa chiedere la parità dei beni

  • #14

    imma.ce@virgilio.it (domenica, 13 agosto 2017 13:21)

    , avrei bisogno di un parere legale in riferimento all'assistenza di mia madre affetta dal morbo di Halzhaimer. Viviamo in una casa del comune ed io mi occupo da sola di provvedere a tutte le sue esigenze gestendo al meglio la sua pensione. I miei tre fratelli non si occupano di niente,magari la domenica ne al livello materiale ma neppure a livello morale e sociale . l'unica cosa che gli chiedo e venirla a prendere di domenica per farla uscire un po e magari mangiare con loro e i nipoti ma neanche questo fanno dicendo che io mi prendo la pensione e quindi me la devo vedere da sola. Ovviamente non siamo in buoni rapporti, loro usano le scuse del lavoro dei figli, ma io non trovo giusto tutto ciò anche perchè mia madre sente la loro mancanza. Come fare per costringerli a venire a prendere mia madre e inoltre un altra domanda- loro continuano a dire che la casa è di mia madre ma non è cosi perche è del comune e io quando ho fatto la domanda per l'assegnazione dell'alloggio stavo da sola nello stato di famiglia quindi la casa è stata data ai due membri del nucleo familiare, ma loro già hanno delle pretese.Possono a morte di mia madre costringermi a usufruire della casa a loro piacimento? Grazie

  • #15

    Mario (sabato, 26 agosto 2017 01:42)

    Salve, mio padre è morto quando ero bambino ed ora sono l'erede, insieme ai miei due zii, delle proprietà di mia nonna. Sono obbligato da un punto di vista giuridico a contribuire economicamente e ad assistere mia nonna al pari dei miei zii?

  • #16

    Patrizia (sabato, 26 agosto 2017 13:18)

    Ho assistito sia mia madre (ora morta) e mio padre che vive come un vegetale (alzheimer )mio fratello è diventato tutore però lui nn partecipa ad accudirlo mentre io e mio marito è più di 9 mesi lo assistiamo 24 su 24 ore .ci aspetta qualche compesa a livello economico ???? P.s. i genitori nn hanno fatto nessun testamento ha un appartamento di proprietà e pensione minima

  • #17

    antonella (domenica, 27 agosto 2017 09:31)

    con 1129 euro di stipendio e 224 euro di mutuo sono costretta a dare qc a mio pare, 1548 euro mensili ma 2000 di retta casa di riposo? se sì, in che misura? grazie

  • #18

    studiolegaledauria.net (lunedì, 18 settembre 2017 11:25)


    Avviso ai lettori.

    Le questioni di cui si tratta in questa pagina sono tutte particolarmente delicate, avendo ad oggetto stretti rapporti familiari.

    Le domande sono tante. In linea di massima, valgono per tutti i principi che ho già illustrato nell'articolo (e che invito a leggere con attenzione); per dare una adeguata risposta ai singoli quesiti posti sarebbe però necessario esaminare le questioni nei minimi dettagli, caso per caso.

    Purtroppo data la grande mole di mail ricevute è praticamente impossibile rispondere sul sito a tutti i lettori, quindi mi scuso se tante domande resteranno senza risposta su queste pagine.

    Ricordo però a tutti che lo Studio opera sull'intero territorio nazionale per cui, qualora lo riteniate opportuno, sarà possibile fissare un incontro (gratuito) con il Collega più vicino alla zona dove abitate, cliccando sull'apposito banner che troverete in questa pagina, all'inizio della discussione ("Clicca qui per trovare l'avvocato più vicino").

    Avv. Michele D'Auria - Consulenza legale online e on site

  • #19

    Diana (domenica, 22 ottobre 2017 00:21)

    Tre figli, una madre invalida 100% ma in grado di intendere e volere ed economicamente sufficiente con badante. Un figlio abbandona completamente la madre, per anni non si fa vedere ne sentire viene chiamato il giorno della morte. Vuole dai fratelli tutta la rendicontazione delle spese sostenute in questi anni anche se la madre si è sempre amministrata da sola. Sono tenuti a fornirla? Inoltre i fratelli buoni si sono sono sempre alternati per sostituire la badante nei giorni di riposo. Possono addebitare in qualche modo il fratello cattivo per non avere mai sostenuto la sua parte ?

  • #20

    studiolegaledauria.net (domenica, 22 ottobre 2017 09:44)


    Purtroppo queste situazioni sono sempre tristi e delicate. In punto di diritto, comunque, da quel che mi riferisce Suo fratello non dovrebbe poter pretendere nulla; l'anziana madre infatti era autosufficiente nella gestione delle proprie attività economiche, delle quali evidentemente non doveva dar conto a nessuno; tanto meno - quindi - hanno titolo a doverne dar conto i figli che l'hanno accudita.

    Per quanto concerne il comportamento tenuto per anni da Suo fratello, dal poco che mi ha riferito consiglierei di lasciar perdere eventuali richieste di risarcimento, non rivenendo nei fatti narrati sufficienti estremi per darvi corso.

    Ricordo, comunque, quanto già detto in precedenza: per dare una adeguata risposta ai singoli quesiti posti sarebbe necessario esaminare le questioni nei minimi dettagli, caso per caso.

    Purtroppo data la grande mole di mail ricevute è praticamente impossibile rispondere sul sito a tutti i lettori, quindi mi scuso se tante domande resteranno senza risposta su queste pagine.

    Ricordo però a tutti che lo Studio opera sull'intero territorio nazionale per cui, qualora lo riteniate opportuno, sarà possibile fissare un appuntamento (gratuito) con il Collega più vicino alla zona dove abitate, cliccando sull'apposito banner che troverete in questa pagina, all'inizio della discussione ("Clicca qui per trovare l'avvocato più vicino").

    Agli appuntamenti in studio sono presente anche io, in videoconferenza.

    Avv. Michele D'Auria - Consulenza legale online e on site

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