Lavori eseguiti nella mia proprietà esclusiva, l'Amministratore condominiale può richiedermi la documentazione?

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Abbiamo ristrutturato con i dovuti permessi (abitabilità ottenuta) il primo  di tre garage affiancati, ubicati nel cortile interno di un condominio, trasformandolo in abitazione con soppalco (looft). Ad opera ultimata, i condomini ci richiedono: "tutta la documentazione autorizzativa ai lavori effettuati alla sua proprietà nonché tutte le obbligatorie verifiche statiche". Vorremmo sapere  se questa richiesta è lecita, se è dovuta,  e se la privacy è rispettata. Grazie

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 L'art. 1122 C.C. recentemente modificato dalla legge di riforma del condominio, prevede quanto di seguito trascrivo:  

 

"Opere su parti di proprietà o uso individuale.

 

Nell'unità immobiliare di sua proprietà ovvero nelle parti normalmente destinate all'uso comune, che siano state attribuite in proprietà esclusiva o destinate all'uso individuale, il condomino non può eseguire opere che rechino danno alle parti comuni ovvero determinino un pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell'edificio.    

 

In ogni caso è data preventiva notizia all'amministratore che ne riferisce all'assemblea".

 

La disposizione legislativa riportata segna un cambiamento notevole rispetto alla previgente normativa nella quale, in assenza di un esplicito comando in tal senso, il proprietario poteva sostanzialmente fare ciò che voleva nella sua proprietà esclusiva senza obbligo di informazione preventiva, a meno che ciò non fosse previsto dal regolamento di condominio (contrattuale). Restava ovviamente salvo il principio del "neminem ledere", vale a dire del non recare danno a nessuno, per cui - ad esempio - certamente non era permesso mettere in pericolo la staticità dello stabile condominiale indebolendo un muro portante o abbattendo un pilastro o una trave. Ma, ed è questo il punto, ciò era lasciato ad un controllo successivo, perchè non c'era esplicito obbligo di comunicazione preventiva all' Amminsitratore o ai condomini in genere.

 

Con l'entrata in vigore della legge di riforma ciò non è più possibile: prima di mettere mano alla proprietà esclusiva bisognerà informare l'Amministratore e aspettare che questi relazioni all'Assemblea.

 

Il legislatore, comunque, sembra proprio aver lasciato le cose a metà; se da un lato infatti introduce l'obbligo di comunicazione, dall'altro non subordina l'esecuzione dei lavori ad alcuna approvazione da parte dell'Assemblea o dell'Amministratore, per cui resta poco chiara la conseguenza della mancata comunicazione o del ritardo dell'Amministratore nel riferire all'Assemblea. La giurisprudenza, come al solito, si premurerà di chiarire tali aspetti.

 

Allo stato attuale, comunque, la richiesta dell'Amministratore sembrerebbe pienamente legittima, essendovi obbligo di comunicazione (addirittura preventivo) da parte del condomino che voglia eseguire i lavori. 

 

Ciò, naturalmente in linea di massima; una risposta più precisa richiederebbe un attento approfondimento dei fatti e della documentazione esistente, che non è possibile fare qui. A tal proposito, comunque, ricordo a Lei e ai lettori, che lo Studio opera anche a MILANOROMANAPOLI e sull'intero territorio nazionale per cui, qualora lo desideriate, sarà possibile organizzare un incontro (gratuito) con il Collega più vicino alla zona dove abitate, cliccando sull'apposito banner che troverete qui sotto ("Clicca qui per trovare l'avvocato più vicino").  

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Commenti: 3
  • #1

    VINCENZO (mercoledì, 09 aprile 2014 20:13)

    PUO UN BAR COLLEGARE DUE ARTOPARLANTI SOTTO IL PORTICO SENZA CHIEDERE AL CONDOMINIO

  • #2

    studiolegaledauria (giovedì, 10 aprile 2014 08:14)

    @vincenzo #1
    Il quesito posto, a dire il vero, non c'entra nulla con l'argomento trattato in questa pagina...

    Comunque sia, la risposta è no; prima di installare altoporlanti nell'androne condominiale va acquisita l'autorizzazione condominiale. Saluti.

  • #3

    studiolegaledauria.net (martedì, 07 marzo 2017 15:47)


    Avviso ai lettori.

    Su questa e altre pagine ricevo centinaia di richieste di pareri, a cui - data la mole - è praticamente impossibile rispondere con completezza e rapidità. Chiedo perciò scusa se solo ad alcuni verrà data pubblica risposta.

    Ricordo però a tutti che lo Studio opera sull'intero territorio nazionale per cui, qualora lo riteniate opportuno, sarà possibile organizzare un incontro (gratuito) con il Collega più vicino alla zona dove abitate, cliccando sull'apposito banner che troverete in questa pagina, all'inizio della discussione ("Clicca qui per trovare l'avvocato più vicino").

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