In assemblea l'amministratore viene chiamato ladro da alcuni condomini: può chiedere danni?

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In una assemblea ordinaria condominiale alcuni condomini insultano l'amministratore con espressioni tipo "ladro", "hai rubato", nonostante dalla contabilità sia dimostrabile l'assoluta regolarità del suo operato (tutto è preciso, in ordine e ben fatto). Come si deve comportare l'amministratore? Come si puo' tutelare legalmente visto che e stato ingiuriato davanti a altri condomini testimoni? Grazie.

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Capita abbastanza spesso che l'amministratore di condominio venga chiamato "ladro" dai condomini, o comunque che venga considerato una persona disonesta.

 

La cronaca giudiziaria purtroppo dimostra che tale eventualità (e cioè che effettivamente l'amministratore sia un ladro) esiste, come d'altra parte esiste la possibilità che qualsiasi altra persona lo sia; ciò però non costituisce affatto un buon motivo per insultare pubblicamente l'amministratore di condominio, accusandolo di rubare.

 

Tra l'altro, se effettivamente ha commesso delle irregolarità (magari anche per semplice incapacità), è sempre possibile chiederne la REVOCA GIUDIZIARIA.

 

In ogni caso, se ci sono le prove del fatto, l'amministratore va denunciato, ma se non ci sono non è ammissibile offenderlo gratuitamente.

 

In caso contrario si corre il concreto rischio di cadere nel delitto di ingiuria, che così è disciplinato dal Codice Penale:

 

  • Chiunque offende l'onore o il decoro di una persona presente è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a cinquecentosedici euro.
  • Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica, o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa.
  • La pena è della reclusione fino a un anno o della multa fino a milletrentadue euro, se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato.
  • Le pene sono aumentate qualora l'offesa sia commessa in presenza di più persone.
 
Nel caso che qui si discute sembrerebbero esserci due aggravanti (di sicuro c'è l'aggravante del fatto commesso alla presenza di più persone; probabilmente c'è anche l'aggravante di aver attribuito un fatto determinato se in assemblea si stava discutendo di una voce di spesa ben determinata).
 
Esiste quindi la possibilità da parte dell'amministratore di querelare il condomino che l'abbia ingiustamente ingiuriato nel corso dell'assemblea. Attenzione però ai termini: la querela va presentata entro tre mesi. 
 
Oltre al profilo puramente penale esiste inoltre un profilo risarcitorio di natura civilistica; la normativa in materia infatti dispone che:
  • Ogni reato che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al risarcimento il colpevole e le persone, che a norma delle leggi civili, debbono rispondere per il fatto di lui
Dal momento che l'ingiuria - come visto - è un reato, sarà quindi possibile che l'Amministratore chieda, oltre alla punizione penale, anche un risarcimento che potrà riguardare una o entrambe le seguenti voci:
  • DANNO PATRIMONIALE qualora a causa della diffamazione riesca a dimostrare  di aver avuto un danno tale genere (se si tratta di un Amministratore professionista, ad esempio, potrà dimostrare che a causa delle voci diffamanti messe in giro dal colpevole ha perso l'amministrazione di condomini che già amministrava o ha perso concrete possibilità di acquisirne altri)
  • DANNO NON PATRIMONIALE, vale a dire danno morale per l'offesa alla reputazione, indipendentemente dal fatto che tale offesa abbia prodotto o meno un danno economico (e perciò anche quando il danno economico non vi sia affatto). 
Le consiglio, pertanto, di rivolgersi al Suo Avvocato di fiducia. Qualora non abbia già un Avvocato di fiducia Le ricordo che lo Studio offre assistenza legale in tutta Italia, per cui - se vuole - sarà possibile fissare un appuntamento col Collega che segue la zona dove Lei abita.
Il consiglio generale che posso dare a tutti i lettori del sito è simile: in caso di sospetti sull'Amministratore non avventuratevi nell'utilizzo di espressioni compromettenti, ma sottoponente la questione ad un Avvocato di fiducia che saprà ben guidarvi nella strada da seguire, qualora dall'esame della situazione emerga che effettivamente i sospetti sull'onestà dell'Amministratore siano fondati.

 

Avv. Michele D'Auria - Consulenza legale online e on site

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