L'amministratore non mi ha avvisato che dovevo pagare le rate condominiali: devo pagare le spese legali del decreto ingiuntivo?

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Ho appena ricevuto un’ingiunzione di pagamento da parte del mio amministratore di condominio per alcune rate non pagate. Questa ingiunzione è arrivata inaspettatamente perchè non preventivamente avvisato. L’amministratore ha ritenuto opportuno tramite il suo avvocato andare dal Giudice di Pace a mia insaputa e in mia assenza e ottenere, complice anche il giudice, una sentenza senza darmi la possibilità di difendermi e di arrivare ad un accordo bonario. Io ho sempre voluto pagare le rate condominiali, sono un mio dovere, ho solo passato un periodo di poca liquidità, bastava che l’amministratore aspettasse ancora un po' di tempo e gli avrei saldato tutto il debito. Ieri ho comunicato per email all’amministratore che gli effettuerò subito il bonifico delle rate non pagate, ma assolutamente non voglio pagare le spese legali di 1.200 € che si potevano benissimo evitare e che mi sembrano una punizione inflittami troppo pesante. Posso esimermi dal pagare queste spese legali del suo avvocato e del processo fatto alle mie spalle?

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L'amministratore non mi ha avvisato che dovevo pagare le rate condominiali: devo pagare le spese legali del decreto ingiuntivo? 

 

Purtroppo per Lei, temo che invece sia proprio tenuto a pagare anche le spese legali, a meno che non dimostri che trattasi di quote condominiali della cui esistenza e scadenza l'Amministratore non aveva messo a conoscenza i condòmini, oppure che trattasi di quote condominiali emesse dall'Amministratore in mancanza dei presupposti di legge.

 

Le ragioni per cui si arriva a tale conclusione sono molteplici.

 

  • In primo luogo, a partire dalla legge di riforma del condominio, l'Amministratore è tenuto ad attivarsi legalmente entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio (in pratica, approvazione del bilancio) per la riscossione delle bollette non pagate, altrimenti ne risponde lui.
  • Se ciò non bastasse, la Giurisprudenza ha precisato che è dovere del condomino pagare le quote regolarmente approvate, per cui non c'è bisogno di alcuna messa in mora, perchè la scadenza e l'importo delle quote da pagare sono già conosciute da chi è tenuto al pagamento.

 

Solitamente gli Amministratori, prima di procedere al decreto ingiuntivo, sono (o erano) soliti far mettere in mora il condomino inadempiente tramite diffida di un avvocato; qualche giudice, però, ha ritenuto (sbagliando, a mio avviso) che in tal caso le spese dell'intervento legale, che di solito si aggirano (o aggiravano) attorno ai cento euro, siano dovute dal condominio, e non dal condomino inadempiente; con la beffa che non solo il pagamento arrivava in ritardo, ma che l'incolpevole condominio doveva farsi carico pure delle spese legali occorse per il recupero.


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Ovviamente è successo quello che chiunque avrebbe previsto: da quel momento nessun amministratore che ne sia a conoscenza ha più fatto scrivere una messa in mora dall'avvocato, dandogli invece direttamente il mandato di procedere a decreto ingiuntivo; con la conseguenza che il condomino inadempiente non deve pagare più cento euro di spese legali, ma le svariate centinaia o migliaia liquidate dal giudice.

 

Resta il fatto che non tutte le spese condominiali possono essere oggetto di decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo nonostante l'opposizione, ma solo quelle emesse secondo i criteri di legge  (ne ho parlato in questo articolo del BLOG: Condominio,  Amministratore non presenta bilancio da cinque anni: può emettere decreto ingiuntivo per bollette non pagate? ). 

 

Vedo - comunque - che Lei mi scrive da Milano; dal momento che in tale città (come anche a RomaNapoli) ricevo personalmente i lettori del sito che ne facciano richiesta, se vuole sarà possibile approfondire meglio di persona, tramite un incontro (gratuito) in studio (basterà utilizzare il banner presente qui sotto "Clicca qui per trovare l'Avvocato più vicino").

 

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Commenti: 2
  • #1

    Rossella (martedì, 21 marzo 2017 23:48)

    Salve, sono rossella e volevo chiederla se e' legittimo che a distanza di 18mesi che abitiamo nel condominio,l'amministratore ci ha chiesto la somma di 400 euro,(dicendoci che sono spese del precedente inquilino).inoltre nn ci ha mai parlato di questa somma e tantomeno comunicato per iscritto al momento del subentro in condominio, ovvero al momento dell'acquisto, ne per iscritto nel rendiconto annuale.
    Sembra che ci sia stata dimenticanza, in quanto poco prima di abitare noi, c'era un'altro amministratore il quale a sua volta a chiesto la somma dei 400 all'amministratore attuale
    Grazie.cordiali saluti

  • #2

    studiolegaledauria.net (mercoledì, 22 marzo 2017 07:23)

    La questione non è affatto chiara. In linea generale, il nuovo PROPRIETARIO risponde insieme a quello precedente delle quote condominiali dei due anni precedenti, quindi quanto chiesto potrebbe essere effettivamente dovuto (lei però potrebbe poi rivalersi sul vecchio proprietario).

    Ribadisco però che stiamo parlando di PROPRIETARI e non di INQUILINI.

    Lei mi dice che "abitate" nel condominio e che le spese erano del precedente "inquilino". Quindi non ho ben capito se siete i nuovi proprietari oppure no. Se siete inquilini non vi spetta di pagare nulla. Ma anche se siete proprietari, prima di pagare avete diritto a capire cosa, perchè, in quale bilancio tale somma risulta, se tale bilancio è stato approvato. Insomma, non siete obbligati a pagare qualsiasi cosa, ma solo ciò che è stato regolarmente approvato a norma di legge in assemblea.